Dal 2 ottobre 2023 al 22 luglio 2024, a cadenza settimanale ogni lunedì alle 19.30, il Palazzo del Cinema Anteo di Milano ospita la rassegna L’eterna illusione: la commedia americana dal 1932 al 1949, che comprende 40 classici restaurati e digitalizzati, commedie dell’epoca d’oro di Hollywood in versione originale sottotitolata: un appuntamento per gli amanti del cinema del passato e per chi vuole scoprire per la prima volta sul grande schermo i film di Lubitsch, Hawks e tanti altri che hanno fatto la storia del cinema.
A volte si tende a identificare il cinema classico come qualcosa di noioso. L’eterna illusione, così come concepita da Cesare Petrillo, è all’insegna della risata e vuole dimostrare il contrario. Uno spirito anarchico anima la commedia americana classica, sia quella di matrice più sofisticata di cui Ernst Lubitsch fu iniziatore e maestro indiscusso (idealmente se ne segna la nascita con Mancia competente del 1932), sia quella conosciuta come screwball comedy, che divampò in America nel 1934 con Ventesimo secolo di Howard Hawks, Accadde una notte di Frank Capra e L’uomo ombra di W. S. Van Dyke.
Con questi film, caos e leggerezza si insinuavano in un sistema produttivo rigido e già fin troppo codificato. Una vera esplosione di gioia all’insegna della gratuità totale, con stile e eleganza formale ancora ineguagliati e totale mancanza di sentimentalismo. L’etica della commedia classica è, infatti, nella risata, in 90 minuti consecutivi di godimento. Non c’era bisogno di accompagnare i film con messaggi che rimettessero gli spettatori in pace con la coscienza. Fu con gli anni Trenta e l’affermazione del cinema sonoro che i geni del muto, Charlie Chaplin e Buster Keaton e tanti altri vennero spazzati via per lasciare posto a una generazione di registi, sceneggiatori e attori che rivoluzionarono il genere. Dialoghi a raffica, situazioni paradossali, ritmo serrato, scenografia lussuosa, illuminazione leggera, riprese in campo medio, ma soprattutto la centralità della coppia attore/attrice al posto del vecchio capocomico maschio. E naturalmente l’eccellenza nella regia, scrittura e recitazione.
Oltre a Lubitsch, Capra e Hawks si affermarono registi nuovi come Leo McCarey, George Stevens, Mitchell Leisen, George Cukor, sceneggiatori come Ben Hecht, Charles MacArthur, Bob Riskin o come Billy Wilder e Preston Sturges, che diventarono registi a loro volta negli anni Quaranta. Con grande celerità gli Studios si accaparrarono le star del teatro in grado di parlare: James Stewart, Henry Fonda, Claudette Colbert, Margaret Sullavan, Katharine Hepburn, Miriam Hopkins, Ginger Rogers, Barbara Stanwyck, Fredric March, Melvyn Douglas, Spencer Tracy, e non ultimo Cary Grant. Pochi gli attori che non si fossero formati sul palcoscenico: William Powell, Myrna Loy, Clark Gable e Carole Lombard venivano tutti dal muto ma erano quasi degli sconosciuti. Il fenomeno della commedia si allargò tanto che gli artisti più insospettabili ne furono contagiati: Greta Garbo, Alfred Hitchcock, Errol Flynn e Bette Davis.
Il filo conduttore che fa della commedia classica un corpo unico, una fabbrica di risate, è il comportamento stravagante, al limite della follia, dei personaggi principali. Soprattutto delle donne. Avventurosa, irriverente, testarda, l’eroina screwball è disposta a tutto fuorché vivere nei binari della convenzione. L’eroe, l’anima gemella, è anche lui un diverso; sta al di fuori del ruolo tradizionale di maschio e gioisce dello spirito adulto e indipendente della sua donna. Lui non comanda, lei non obbedisce, lui non lavora, lei non fa faccende domestiche. Sono amici, compagni e amanti nella vita e nel gioco.
La rassegna L’eterna illusione si propone di scoprire o riscoprire 40 classici indimenticati ma mai abbastanza conosciuti (L’uomo ombra di W. S. Van Dyke, Accadde una notte di Frank Capra, Susanna! di Howard Hawks, Ventesimo secolo di Howard Hawks, Ninotchka di Ernst Lubitsch), alternandoli a piccoli tesori nascosti (La bisbetica innamorata di Walter Lang, Jim il gentiluomo di Michael Curtiz, Jane Palmer di Gregory La Cava, I milioni della manicure di Mitchell Leisen, Le vie della fortuna di William Wyler): di seguito il programma completo.
Biglietti: intero 9 euro; ridotti 6,50 euro; Amici del Cinema 5,50 euro. Per ulteriori informazioni e prenotazioni telefonare al numero 02 43912769.