Per gitar diverse linee. Disegni a pietra rossa da Leonardo alle Accademie: mostra

Castello Sforzesco Cerca sulla mappa
DA Mercoledì08Maggio2024
A Giovedì08Agosto2024

Da mercoledì 8 maggio all’8 agosto, nelle Salette della Grafica al Castello Sforzesco di Milano (piazza Castello), è aperta al pubblico con ingresso gratuito la mostra ... per gitar diverse linee. Disegni a pietra rossa da Leonardo alle Accademie, un nuovo appuntamento promosso da Comune di Milano-Cultura e Castello Sforzesco legato alla valorizzazione del patrimonio artistico della città che consentirà al pubblico di ammirare, tra gli altri, la celebre Testa di Leda, disegno attribuito a Leonardo da Vinci e custodito presso il Gabinetto dei Disegni. 

Frutto di un progetto di ricerca internazionale, cui hanno partecipato studiosi di università olandesi e ricercatori italiani, la mostra, curata da Michael W. Kwakkelstein e Luca Fiorentino, è una selezione di fogli eseguiti a sanguigna tra la fine del Quattrocento e il primo decennio dell'Ottocento, realizzati da differenti artisti, alcuni dei quali di grande importanza per la storia dell'arte italiana. 

La sanguigna è una pietra naturale estratta in diversi luoghi d'Europa e utilizzata in differenti settori (dai disegni architettonici alla sartoria) e che, verso la metà del Quattrocento, divenne strumento artistico di larga diffusione. Importanti artefici, infatti, scelsero questo mezzo quale medium privilegiato per lo studio su carta dei loro primi pensieri: dallo schizzo allo studio anatomico, dal progetto d'insieme allo studio dei dettagli. Il mezzo della sanguigna vanta variegate possibilità d'impiego tecnico: linea di contorno e trattamento del chiaroscuro a incrocio, sfumato (tramite sfregamento delle dita sulla polvere, con lo sfumino o pressando la punta della sanguigna sul foglio), il famoso “red on red” di invenzione leonardesca (ovvero disegnare in rosso su un supporto colorato rosso), intrecciando a piacimento i mezzi grafici (pietra nera e rossa, gessetto, biacca, acquarello). 

Si è dunque scelto di indagare tra le collezioni del Castello all'interno di un lasso cronologico ampio all'incirca quattro secoli: gli artisti lombardi hanno avuto più larga attenzione, potendo le raccolte civiche vantare nomi come Leonardo da Vinci, Francesco Melzi, Ambrogio Figino e anche i protobarocchi Cerano, Procaccini e Morazzone e infine i classicisti dell'Accademia come Giuseppe Bossi e Luigi Sabatelli

Il percorso di mostra, che si snoda nelle due Sale della Grafica del Castello, vede le seguenti sezioni: Leonardo e la sua scuola, l'importante restauro di un Nudo accademico attribuito ad Andrea Sacchi, le tecniche (con materiali esposti e video), le differenti tipologie di disegno con fogli di scuola lombarda, romana, napoletana e veneta. 

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