Monza Visionaria 2024, festival diffuso con concerti e performance

Enrico Rava © Roberto Cifarelli
DA Venerdì03Maggio2024
A Domenica12Maggio2024

È nel segno dei prodigi, cioè degli eventi che trascendono l’ordine naturale delle cose e che permettono di restare in ascolto del presente con altri occhi, la dodicesima edizione di Monza Visionaria, il festival organizzato dall’associazione culturale Musicamorfosi, in programma da venerdì 3 a domenica 12 maggio 2024 nei luoghi più suggestivi e negli angoli meno conosciuti del capoluogo della Brianza: dieci giorni di musica, performance immersive, danze, laboratori, visite
visionarie e molto altro.

È la pianista e compositrice cubana Jany McPherson, stella emergente del panorama internazionale, dotata di uno stile inconfondibile e di un innato senso ritmico, a inaugurare venerdì 3 maggio alle 19.00 e alle 21.00, con un doppio set in piano solo alla Reggia di Monza (Sala degli Specchi, biglietto 15 euro alla porta), l'edizione 2024 del festival con il suo jazz solare, ispirato al sound del Buena Vista Social Club. Prima dei concerti di Jany Mc Pherson, il bistrot all’interno della Villa Reale propone tre aperitivi pensati come un omaggio a Cuba: il Savoia (Cubito o drink a scelta e patatine) a 7 euro, l’Umberto I (Cubito o drink a scelta accompagnato da un piattino di aperitivo misto) a 15 euro e l’Imperiale (Cubito o drink a scelta, flûte di prosecco e tagliere reale di accompagnamento) a 20 euro.

Jazz, ma non solo: come sempre, Monza Visionaria dà spazio anche alla musica classica, valorizzando le eccellenze del territorio. Tra gli eventi in agenda spiccano sabato 4 maggio, sempre alla Reggia di Monza (Sala degli Specchi): dalle 10.30 alle 15.30 la maratona pianistica dei migliori studenti del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano (in collaborazione con Fondazione Gioventù Musicale e il Conservatorio stesso; ingresso con biglietto di accesso alla Reggia); alle 16.00 e alle 17.30, invece, il doppio concerto con degustazione pianistica del maestro Scipione Sangiovanni sul pianoforte a coda Tallone n.1, affiancato nel primo appuntamento dal maestro restauratore Mauro Maestri (biglietto 5 euro).

Due appuntamenti aprono la giornata di domenica 5 maggio: dalle 10.30 (e fino alle 18.30) presso i Giardini della Reggia di Monza sono in programma le Visite visionarie: indossate le cuffie wireless, il pubblico può perdersi alla scoperta di un luogo magico e incantato, guidato da un coinvolgente audio (disponibile in italiano e, per la prima volta, anche in lingua inglese per soddisfare le crescenti richieste dei visitatori stranieri; partecipazione con libera donazione). Nella Sala del Trono, invece, va in scena in quattro repliche alle 10.30, 11.30, 16.00 e 17.30 lo spettacolo Betty Boop, basato su una serie di cartoni animati musicati dal vivo per grandi e piccini: un viaggio nell’universo di Betty Boop, sensuale regina dell’immaginario e diva dell’hot jazz degli anni Trenta del secolo scorso, a cui dà voce e corpo la cantante Simona Severini, accompagnata da tre musicisti di talento quali Gabriele Boggio Ferraris al vibrafono, Massimiliano Milesi al sax e Alessandro Rossi alla batteria (biglietti 6-9 euro).

Lunedì 6 maggio alle 21.00 il festival si sposta presso la Chiesa di Santa Maria al Carrobiolo, sede del concerto sacro della sassofonista tedesca Nicole Johänntgen che, alla guida di una non convenzionale pocket brass band (completata da Jon Hansen alla tuba e David Stauffacher alle percussioni), rende omaggio a Duke Ellington con un’emozionante performance spirituale (ingresso libero con libera donazione e prenotazione on line consigliata).

A proposito del Duca: si muove tra Ellington e i Beatles il progetto Wood Tales in contrabbasso solo che Jacopo Ferrazza, talento cristallino della scena nazionale e fresco vincitore di Nuova Generazione Jazz, presenta martedì 7 maggio alle 21.00 alla Curt Lunga (ingresso libero con libera donazione; prenotazione suggerita sul sito): quello del giovane jazzista laziale è un dialogo intimo e riservato alla ricerca di ogni singola nota, sfruttando tutte le venature del suo strumento.

Tre gli appuntamenti di Monza Visionaria in programma nella giornata di mercoledì 8 maggio. Si parte alle 15.30 con
un laboratorio musicale a cura di Alessandro Rossi, uno dei più eclettici batteristi jazz in circolazione, che incontra i ragazzi del Centro Educativo Carrobiolo, luogo inclusivo ad alta vocazione sociale della città, si confronta con loro e suona in un workshop aperto a tutte le abilità, momento conclusivo del progetto Ogni luogo è un incontro di Fondazione Monza e Brianza. Poco dopo, alle 19.00 presso la Biblioteca del Carrobiolo, il luogo più antico di Monza, spazio al concerto di Alessandro Rossi e del suo trio (con Michele Bonifati alla chitarra elettrica e Manuel Caliumi al sax contralto: Heartbeat è un viaggio musicale in cui non esistono confini stilistici e dove l’interplay tra i tre strumentisti è continuo (ingresso libero con libera donazione). In conclusione di giornata, alle 20.00, c'è la possibilità di cenare con lo staff di Musicamorfosi e i musicisti Rossi, Bonifati e Caliumi al ristorante En3 di via Volturno: per l’occasione, alle 21.30 si esibisce l’emergente Østrik quartet feat. Oliseh Francesco Obiarinze, che presenta un omaggio a J.J. Johnson, considerato da molti il più grande trombonista della storia del jazz.

Il momento clou della dodicesima edizione di Monza Visionaria è quello in agenda giovedì 9 maggio alle 21.00 al Teatro
Manzoni di Monza con l’evento intitolato Giovanni Falzone Three Generations feat. Enrico Rava: tre generazioni di trombettisti - rappresentate dal giovane talento Paolo Petrecca, dal grande maestro Giovanni Falzone e dal nume tutelare Enrico Rava - danno vita a un concerto dedicato a composizioni originali di Falzone e Rava, oltre a una manciata di standard. A condividere il palco con i tre trombettisti, una sezione ritmica giovanissima, formata da Diego Albini al pianoforte, Enrico Palmieri al contrabbasso e Antonio Marmora alla batteria (biglietto 18 euro alla porta).

Stimolante e insolito l’appuntamento di venerdì 10 maggio alle 21.00 quando alla Reggia di Monza, negli ambienti che ospitano alcuni capolavori dell’arte contemporanea, va in scena Rite, incontro di architetture sonore, indefinite e contrastanti con la musicista sarda Zoe Pia (clarinetto, campanacci e launeddas) e lo svedese Mats Gustafsson (sax baritono e flauto): i due danno vita a un rito che è una vera e propria frattura della routine quotidiana, sospensione dell’ordinario, pausa dalla normalità (biglietto 10 euro).

Sabato 11 maggio spazio alla musica classica con l’Orchestra da camera Canova, diretta dal maestro Enrico Saverio Pagano, e il tenore Thomas Hobbs che alla Reggia di Monza si cimentano con le Piccole serenate notturne, ovvero la Serenata per tenore, corno e archi di Benjamin Britten e la Fantasia su un tema di Thomas Tallis di Vaughan Williams. Alle 18.30 è prevista la prova aperta, alle 21.00 il concerto nella Sala degli Specchi (biglietto 15 euro).

Contemporaneamente, sabato 11 e domenica 12 maggio dalle 18.30 alle 22.00 vanno in scena - novità di quest’anno - i
Notturni in Reggia, con postazioni disseminate di musica live per assaporare l’arte e il design contemporaneo a fare da cornice in una location che più esclusiva non potrebbe essere, mentre dalle 21.30 fino a mezzanotte gli spettatori si possono lasciar incantare dalla magia dei Notturni al Roseto, lo storico format di Musicamorfosi a base di spettacoli, performance, balli e maratona musicale che da sempre caratterizza il gran finale di Monza Visionaria (biglietto 15 euro alla porta).

Per ulteriori informazioni, programma aggiornato e modalità di prenotazione consultare il sito di Monza Visionaria.

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